giovedì 25 febbraio 2010



Ciao a tutti, l'amico Antonio Carotenuto ci ha inviato un articolo sulla storia del VI Nazioni......Mi pare cosa buona è giusta da postare sul blog.......Grazie!!

STORIA DEL SIX NATIONS


Il torneo più antico della storia del rugby nasce nel lontano 1883.
Svincolato per buona parte della propria vita dagli schemi e dai regolamenti di qualsiasi federazione, l'allora Quattro Nazioni nacque quasi in modo spontaneo per razionalizzare i test match delle rappresentative partecipanti: Inghilterra, Scozia, Galles ed Irlanda.
La prima classifica ufficiale si avrà, infatti, solamente nel 1993.
Fino ad allora le gare si svolgevano con una relativa regolarità nel periodo invernale e solo la stampa, documentando la manifestazione, si occupava di stilare delle graduatorie non ufficiali.
La prima compagine ad aggiudicarsi l'edizione di esordio del torneo è stata l'Inghilterra che bisserà il successo nel 1884.
Nel 1890 i partecipanti arrivano a concordare una bozza di regolamento e l'anno successivo la Scozia conquisterà la sua Triple Crown.

Ma al di là delle statistiche e dei risultati sportivi sono state le gesta gladiatorie dei grandi campioni ad alimentare la solennità che ancora oggi accompagna l'attuale Sei Nazioni.
Il 7 gennaio del 1893 la gara tra Galles ed Inghilterra, il primo match disputato a Cardiff, verrà ricordato come uno dei più belli ed epici confronti tra le due nazionali.
Disputata su un terreno di gioco al limite della praticabilità, visto il fango presente, la partita venne vinta dai gallesi per 12-11, grazie ad un drop messo a segno negli ultimi minuti di gioco da Billy Bancroft.
Il campo dell'Arms Park venne letteralmente scongelato e liberato dal ghiaccio e dalla neve presenti con una serie di bracieri alimentati da diciotto tonnellate di carbone.
Nel 1910 si registra una delle tappe fondamentali nella storia della manifestazione rugbistica: malgrado l'opposizione della Scozia, infatti, la Francia viene ammessa al prestigioso torneo.
Ma il battesimo del fuoco non è fortunato per i galletti che vengono letteralmente asfaltati, nella gara d'esordio, dal Galles con un lapidario 49-14.
Estromessa dalla manifestazione nel 1931 la nazionale transalpina dovrà attendere il 1939 prima di essere riammessa anche se tornerà a disputare il primo match solo al termine del Secondo Conflitto Mondiale.
Nel 1914, con l'incombere della Grande Guerra, si terrà l'ultima edizione del torneo che fino al 1919 rimarrà sospeso per gli eventi bellici.
Nel conflitto le nazionali britanniche e francese perderanno rispettivamente 76 e 23 giocatori.
Solo nel 1959, dopo ben quarantanove anni dall'esordio, i Francesi riusciranno a conquistare il loro primo Cinque Nazioni mentre il primo Grande Slam arriverà solo nel 1968.
Nel 1972 la situazione politica Irlandese precipita: a causa della continua tensione con l'Inghilterra le rappresentative di Scozia e Galles decidono di non recarsi a Dublino per disputare i match con i padroni di casa.
Il torneo, quindi, non viene completato.
Ma è nel 1973 che si ha uno dei casi più eclatanti nella storia del Cinque Nazioni: tutte le partecipanti, avendo ottenuto due vittorie e due sconfitte ciascuna, in mancanza di un criterio discriminante nel regolamento, vengono incoronate vincitrici ex-aequo.
Nel 1988 viene poi istituito il Millennium Trophy, da assegnare alla squadra vincente della partita tra Inghilterra ed Irlanda.

Solo nel 1993 viene istituito, assieme ad una classifica ufficiale, il Championship Trophy, la coppa destinata alla compagine vincitrice della manifestazione.
Il nuovo trofeo va quindi ad affiancare la Calcutta Cup (nata nel 1879), l'unica coppa fino a quel momento riconosciuta ufficialmente, che veniva assegnata alla vincente del match tra Inghilterra e Scozia.
Il prezioso riconoscimento, ottenuto dalla fusione delle rupie che costituivano il fondo cassa del Calcutta Club al momento del suo definitivo scioglimento, rappresenta un vero e proprio esempio di artigianato indiano.
L'anno zero del rugby Italiano è il 1998, infatti, con l'approvazione del comitato organizzatore, la nazionale azzurra entra a far parte di diritto dell'attuale Sei Nazioni. Dopo aver accarezzato il sogno già nel 1996, a causa della possibile esclusione dell'Inghilterra, la rappresentativa italiana, il 5 febbraio del 2000, esordisce contro la Scozia vincendo il match per 34-24 e scongiurando il tanto temuto Wooden Spoon o più comunemente conosciuto Cucchiaio di Legno.

E' la squadra allenata dal neozelandese Brad Johnstone, che ha raccolto la pesante eredità del tecnico francese George Coste, ed è anche la squadra del mediano Diego Dominguez. Sarà proprio il giocatore di origini argentine, con i suoi drop ed i suoi calci piazzati, a determinare l'importante successo nel match d'esordio contro i campioni in carica.
Nel 2001 e nel 2002, classificatasi all'ultimo posto con il magro bottino di zero vittorie, l'Italia si vede rifilare il tanto vituperato utensile che, come racconta la leggenda, è stato introdotto dal campione inglese William Bolton nel 1884.
L'atleta britannico, infatti, tornato da una vacanza in Svizzera, decide di regale in modo goliardico l'oggetto alla nazionale classificatasi ultima nel torneo.
Le prime vittime di questa trovata guascona sono stati gli irlandesi.
Dal 1904 in poi non si hanno più notizie del tanto discusso oggetto di legno, alcuni sostengono che sia stato nascosto da qualche parte nelle isole Orcadi.
La seconda vittoria azzurra nel torneo arriva nel 2003 contro il Galles. La squadra italiana, allenata dal neo tecnico John Kirwan, supera per 30-22 la compagine anglosassone.
L'edizione del 2007 rimarrà negli annali di storia della palla ovale azzurra: non solo l'Italia nella terza giornata del torneo riesce ad aggiudicarsi per 37-17 la sua prima vittoria in trasferta a scapito della Scozia ma, il turno successivo, bissa il primato battendo, se pur di misura per 23-20, il Galles allo stadio Flaminio di Roma.
Per la prima volta, quindi, gli azzurri riescono ad inanellare due vittorie consecutive.
Sempre lo stesso anno, in occasione del 200° anniversario dalla nascita dell'eroe Giuseppe Garibaldi, anche Francia e Italia istituiscono la loro personale coppa: il Trofeo Giuseppe Garibaldi appunto.

Se pur priva di emozioni l'edizione del Sei Nazioni 2008, dominata dal Galles che oltre a far suo il torneo vince anche il Grande Slam, offre importanti spunti di riflessione alla compagine italiana.
Malgrado il magro bottino di un'unica vittoria, alla pari della Scozia, gli azzurri escono a testa alta dal terreno di gioco, spesso perdendo di misura.

Il 2009 è l'anno dell'Irlanda che conquista il suo primo Sei Nazioni (nel 1985 aveva conquistato il Cinque Nazioni) aggiudicandosi anche il Grande Slam dopo ben 61 anni.
E' anche l'anno della contestazione agli azzurri del CT Mallett: la rappresentativa Italiana subisce in ogni incontro, dando quasi l'impressione di non saper reagire tanto che, dopo la pesante sconfitta casalinga rimediata contro l'Irlanda per 38-9, il pubblico presente al Flaminio inizia a fischiare gli atleti italiani. Al termine dell'opaco torneo viene comunque riconfermata la fiducia al tecnico.


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